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"Come sei dimagrita!" non è un complimento


Smettiamola di affermare che se dimagrisci sei brava/o, che più sei magra/o e in forma più “stai bene”.

Smettiamola di giudicare le persone che neanche conosciamo sulla base del loro aspetto fisico.

“Com’è bella guarda che gambe lunghe e magre!”
“Guarda lei, sì di viso insomma è bruttina ma ha un fisico!”
“Pagherei per essere lei, guarda che pancia piatta!”
“Si è magra ma ha la cellulite/smagliature”

Ce ne sarebbero all’infinito di frasi così, che si sentono molto molto spesso, purtroppo pronunciate senza dargli il giusto peso.

E’ talmente radicata questa concezione che non ci facciamo nemmeno caso.


Frasi del genere si sentono anche in contesti molto delicati come la gravidanza:

“Bravissima hai messo pochissimi kg!”
“Wow sei rimasta uguale”
“Stai benissimo sei già tornata come eri prima in così poco tempo!”

Ormai è normale esprimerci in questi termini, e capisco che quasi sempre lo si fa senza malizia, ma purtroppo rinforzando questi concetti non facciamo altro che alimentare il body shaming e la concezione per cui magro= bravo e grasso= cattivo


“Grasso” poi...

Viviamo nell’epoca del controsenso in cui l’obesità (condizione patologica) è sempre più diffusa, con tutti i problemi ad essa connessi, e allo stesso tempo si affibbia questa etichetta a persone che rientrano tranquillamente nel normopeso e non hanno problemi di salute.

“Grasse” o “in carne” spesso solo per avere delle formosità tipiche femminili (glutei e fianchi pronunciati oppure un seno prosperoso) che ci fanno sentire “grasse”.


Ma anche non avere una pancia piatta a tutte le ore del giorno ci fa sentire “grasse”.


Pancia piatta poi…

Come fa ad essere perennemente piatta una parte del corpo che deve contenere? contenere sì il cibo, ma anche e soprattutto organi vitali!


Parlo al plurale e al femminile perché questi concetti sono rivolti molto spesso alle donne, e purtroppo pronunciate proprio dalle donne, di qualsiasi età!

E’ ipocrita dire queste cose essendo dietista? No.

Il mio lavoro sicuramente prevede anche percorsi alimentari volti al dimagrimento, ma non è il primo e unico risultato. Non è poi così importante il numero che c’è sulla bilancia o sul metro delle circonferenze.


I risultati che vengono fuori da un percorso nutrizionale riguardano molti ambiti:

  • Salute: migliorano alcuni parametri ematici es. colesterolo, trigliceridi, si può tenere sotto controllo la glicemia, si possono evitare carenze di ferro, di calcio etc. Può migliorare l’ipertensione arteriosa e diminuire il senso di affaticamento o “fiatone”.

  • Corpo: sentirsi con più energie e forza fisica, migliora la motilità intestinale e possono migliorare altri sintomi fastidiosi (Es. stipsi, gonfiore, mal di testa etc.)

  • Abitudini: abituarsi a muoversi, camminare all’aria aperta e sentirsi bene, variare molto di più a tavola e avere voglia di sperimentare con nuovi cibi e nuove ricette, evitare sprechi di alimenti e fare una spesa più mirata.

Ecco, da dietista affermo convintamente che no, un percorso nutrizionale non ha come obiettivo quello di essere più magri e quindi più bravi o belli. Il focus sul peso e forme corporee dovrebbe essere sostituito dall’attenzione sullo stare bene fisicamente e soprattutto psicologicamente.


Dott.ssa Beatrice Pillitteri - Dietista

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